Nei bambini con particolari problemi, oltre che negli anziani, in alcune categorie di malati e di disabili fisici e psichici, il contatto con un animale può aiutare a soddisfare certi bisogni (affetto, sicurezza, relazioni interpersonali) e recuperare alcune abilità che queste persone possono avere perduto. È stato infatti rilevato da studi condotti già negli scorsi decenni e oggi comprovati da sempre più numerose esperienze, che il contatto con un animale, oltre a garantire la sostituzione di affetti mancanti o carenti, è particolarmente adatto a favorire i contatti inter-personali offrendo spunti di conversazione, di ilarità e di gioco, l'occasione, cioè, di interagire con gli altri per mezzo suo.
Può svolgere la funzione di ammortizzatore in particolari condizioni di stress e di conflittualità e può rappresentare un valido aiuto per bambini con problemi di comportamento sociale e di comunicazione, ma anche per chi soffre di alcune forme di disabilità e di ritardo mentale e per pazienti psichiatrici. La presenza di un animale solitamente risveglia l'interesse di chi ne viene a contatto, catalizza la sua attenzione, grazie all'instaurazione di relazioni affettive e canali di comunicazione privilegiati con il bambino, stimola energie positive distogliendolo o rendendogli più accettabile il disagio di cui è portatore.
Le attività ludiche e ricreative che organizziamo in compagnia e con lo stimolo del nostro piccolo scoiattolo giapponese Pendolino o con Gala, uno splendido esemplare di Golden Retriever, dargli da mangiare, prenderlo in braccio, accarezzarli e coccolarli, hanno lo scopo di riunire i bambini, farli rilassare e socializzare tra loro. Osservare, accarezzare e prendersi cura di questi animali, arreca grande beneficio soprattutto a quei bambini che stanno attraversando una fase difficile nella loro crescita.
I nostri bambini hanno inoltre la possibilità di curare il nostro giardino e il nostro orto. Anche Fröbel, tra i più grandi pedagoghi dell’educazione infantile, sostiene che ogni bambino deve aver diritto a un giardino. Osservando, sperimentando, toccando la molteplicità delle forme di vita del Creato, il suo Io differenzia il senso della vita. Un costante contatto con la natura aiuta il bambino anche ad avere un atteggiamento maturo e di pieno rispetto dell’ambiente, individuando forme di uso consapevole delle sue risorse.