La Paidòs dopo 20 anni si allarga

Era il 1991 quando un gruppo di ragazzi iniziarono una prima collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Lucera confrontandosi sul territorio. Le prime azioni furono quelle di “uscire per la strada, entrare nei condomini, nelle case, percorrere i quartieri, definire il contesto vitale dei ragazzi, chiamarli per nome, uno ad uno, conoscerne la famiglia, i parenti, captare le possibili risorse da investire nella risoluzione dei bisogni dei minori”. Era quella l’origine di un percorso reso possibile collaborando in maniera diversa con il pubblico, facendo diventare quella esperienza una difficilmente riscontrabile in altri paesi nel Sud dell’Italia. Ad animare il tutto c’era (e c’è) il motto di San Leonardo Murialdofare bene il bene”, una sorta di imperativo morale con cui alcuni di quei ragazzi nel 2000 sono confluiti nella Cooperativa Paidòs e operano nelle strutture sociali istituite dai padri giuseppini di Lucera mediante gli strumenti delle case famiglie e del centro diurno. Quell’esperienza sta continuando, felicemente, e a distanza di 20 anni i progetti aumentano di numero e di spessore, come quello denominato “Adatta… una casa famiglia” che il sodalizio presieduto da Marco Di Sabato presenterà sabato 9 aprile alle 12 nella stessa Opera San Giuseppe di Lucera.
All’incontro sono previsti gli interventi del direttore della struttura padre Fernando Maddalena e della parlamentare europea Barbara Matera, in qualità di madrina del progetto.
“Adatta… una Casa Famiglia” prevede la ristrutturazione-costruzione di una nuova struttura adeguata agli standard regionali, per l’accoglienza di minori dai 6 ai 18 anni.
Il nuovo complesso è stato individuato presso un’ala dell’ex asilo dell’Opera San Giuseppe nella stessa Piazza Murialdo, con la nuova collocazione che consentirà un ampliamento dell’attuale edificio, portando a sei il numero dei minori da accogliere con la possibilità di ampi spazi ludici, ricreativi, didattici e con l’opportunità della creazione di un orto con annesse attività agricole, di floricoltura e di pet therapy. L’intento della Paidos è quello di coinvolgere i soggetti pubblici del territorio, ma soprattutto gli imprenditori privati che hanno la possibilità di fare un “investimento” sul tessuto sociale locale e sulle sue potenzialità di recupero e benessere dei più giovani.

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