Una bussola per navigare, una bussola per vivere
Diversi anni fa il presidente dello Yacht Club Italiano Carlo Croce pensò ad una nave che offrisse a persone che, per condizione sociale e problematica, difficilmente avrebbero potuto fare nella loro vita un’esperienza di vita così totalizzante ed entusiasmante come una settimana in mare aperto; un “progetto di solidarietà” che ha realizzato, coinvolgendo la Marina Militare, con la creazione della Fondazione Tender to Nave Italia. Con l’aiuto economico di alcuni sponsor, la Fondazione acquistò un brigantino goletta, costruito in Olanda nel 1993: un due alberi con vela quadra al trinchetto e vele auriche. E’ l’imbarcazione più grande del mondo nel suo genere, lungo sessantun metri, con milletrecento metri quadri di velatura in grado di affrontare rotte oceaniche.
Dal 2007 il brigantino ha preso il mare, ospitando ogni anno bambini, adolescenti, portatori di handicap, malati, anziani.
Nel 2011, uno dei 30 progetti approvati è stato quello della Cooperativa Paidòs, la realtà che da più di 20 anni opera in città e provincia a favore di ragazzi che hanno bisogno di nuove opportunità educative e formative per trovare la propria strada.
Il progetto è stato intitolato “Una bussola per navigare, una bussola per vivere” e ha portato per 5 giorni in mare aperto 25 tra ragazzi e operatori.
L’obiettivo fondamentale che si sono prefissi i responsabili della Paidòs, è che i ragazzi, partecipando a questa specialissima avventura, siano più aperti a riconoscere i fattori costitutivi dell’avventura umana (desiderio, curiosità, conoscenza, affettività, destino…) attraverso il “parallelo” tra “navigare” e “vivere”.
Durante gli incontri di preparazione i ragazzi hanno preso consapevolezza del loro desiderio di conoscere, di misurarsi con la realtà, di aprirsi a nuove conoscenze, rendendoli più consapevoli dei tratti della loro personalità.
Anche attraverso questa esperienza, il “mare della vita” farà meno paura anche per loro.
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